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Lo stracotto alla piacentina – al stràcot nel dialetto locale – è un piatto tipico della cucina emiliana inserito nell’Albo dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani. E’ una ricetta antica che originariamente si preparava sulla cucina economica a legna, dove la carne veniva cotta lentamente in una pentola di terracotta chiamata “stuvon“, dotata di un coperchio concavo detto “il piatto“, sul quale veniva versato del vino rosso con chiodi di garofano e cannella con lo scopo di prevenire l’eccessiva evaporazione del liquido di cottura della carne.
Allora come oggi, lo stracotto alla piacentina, viene servito con polenta o purea di patate e accompagnato da un bicchiere di vino rosso dei colli piacentini. Ciò che avanza nella pentola diventa, una volta triturato e impastato con Grana Padano, noce moscata e uova uno squisito anolino piacentino, ossia un raviolo allo stracotto da gustare con burro fuso e salvia o in brodo.
Si tratta di una ricetta “lenta” che prevede lunghi passaggi di marinatura e di cottura della carne, infatti s’inizia la sera prima immergendo il manzo nel vino rosso, meglio se a bassa acidità come il Barbera o il Gutturnio, insaporito con una cipolla tagliata, un rametto di salvia, di rosmarino, qualche foglia di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, qualche bacca di ginepro, chiodi di garofano e mezza stecca di cannella. Si prosegue poi il giorno seguente con una rosolatura della carne seguita da una cottura lenta di 5 o 6 ore.
Lo stracotto alla piacentina sarebbe già buono così, ma ho pensato di arricchirlo con un tocco d’oltralpe accompagnandolo con cipolle borrettane e funghi champignon brasati e quenelle di puré di patate rustico.

Ingredienti
- 500 gr Manzo
- 250 gr Vino Rosso
- 250 gr Brodo vegetale
- 60 gr Cipolla
- 60 gr Carote
- 60 gr Sedano
- 50 gr Pancetta
- 50 gr Lardo
- 16 gr Burro
- 5 gr Sale
- 3 gr Alloro
- 150 gr Patate
- 120 gr Cipolla
- 120 gr Funghi Champignon
- 20 gr Burro
- 5 gr Aglio
- 5 gr Salvia
- 5 gr Timo
per lo stracotto
Cipolle brasate, funghi e pure di patate
- porzioni: 4
- preparazione: 15'
- cottura: 240'
- calorie: 221.74
Preparazione
Lava, monda e trita piuttosto grossolanamente le carote, le cipolle e il sedano. Affetta la pancetta e stecca il pezzo di carne con le fette di lardo.
In una capiente casseruola adatta alla cottura lenta ( io utilizzo cocotte da 26 cm della Staub ) fai fondere il burro con la pancetta, le verdure e lascia stufare gli ingredienti per qualche minuto sfumando con mezzo bicchiere di vino rosso. Aggiusta di sale e pepe.
Riponi il manzo steccato nella casseruola e lascialo rosolare su entrambi i lati, aggiungi il brodo vegetale, il rimanente vino rosso, lo spicchio d’aglio e la foglia di alloro.
Quando l’intingolo si è ristretto aggiungi dell’acqua sino a coprire la carne, poi a casseruola coperta lascia cuocere il tutto a fuoco lento per circa 5 ore.

Mentre la carne cuoce lentamente, in una padella versa due cucchiai di olio extravergine di oliva, i funghi champignon tagliati a metà, le cipolline borrettane mondate, lo spicchio l’aglio in camicia, una foglia di salvia e qualche rametto di timo.
Aggiusta di sale e pepe, poi sfuma con del vino rosso. Copri e lascia cuocere lentamente per 15 minuti.
Monda e riduci a tocchetti le patate, versale in una pentola con mezzo litro d’acqua, porta ad ebollizione e cuoci finché le verdure risulteranno morbide e ben cotte.
Scola le patate e schiacciale piuttosto grossolanamente con i rebbi di una forchetta, aggiungi il burro, aggiusta di sale e mescola fino ad ottenere un composto omogeneo. Se dovesse risultare troppo compatto puoi aggiungere del latte.
Bene, ci siamo! Servi lo stracotto caldo e a fette non molto sottili, accompagnalo con le cipolline brasate, i funghi champignon e il purè di patate grezzo e ricordati di suggerire ai tuoi commensali di fare un semplice Mi piace sulla pagina Facebook di Oplà ti fa bene
Informazioni nutrizionali
Calorie: 221.74 Kcal |
Carboidrati: 117.1 gr |
Grassi: 328.69 gr |
Proteine: 23.75 gr |
per 100 gr di prodotto - fonte: United States Department of Agriculture Agricultural Research Service |
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Qualche foto della ricetta
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